La stagione del glicine di M. Patrizia Bianchi Cecchini Nodosi rami lungo la facciata tessevano pastelli viola-azzurri come la camicetta della nonna dall'ampio seno e il tenero sorriso sullo sfondo di cielo a trompe l'oeil in quel salotto dove zia Clorinda suonava il mandolino. (Il nonno mite dagli occhiali d'oro accompagnava i nostri movimenti tra i mughetti dell'orto). Anche nel porticato delle suore le spalliere imprimevano languore alla giostra laccata bianco-grigio sui fiori a terra, scivolosi per sciami di folletti divagati al sapore di nettare scipito. Bordure d'altro tempo, riaffioranti romanze e sensazioni impresse nella lastra del ricordo da un confine ristretto, assottigliato fino a un punto lontano che si perde nelle pieghe dell'anima. Era il tempo incantevole del glicine (tratta da "L'avventura dei passi" ed. Baroni) |
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Wisteria di Francesco Vignoli |