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I GLICINI di Marina Torossi Tevini I glicini riempivano la strada di profumo e di lilla e non pensare che sempre e soltanto si sprofondi in un mare di grigio ci saranno pure gli strappi nella rete che ci trattiene e la vita che grida e la dolcezza delle sere d'aprile I fiori rispuntati a grappoli a fragranze a fragili cristalli a cascate di lilla chiaro ci stupiscono sempre di dolcezza e il tarassaco nutrito di catrame rinasce sull'asfalto a lato e ride della sua forza antica Resterą la natura sopra tutto sopra la nostra distruzione orrenda sopra le nostre imperfezioni e rabbie sopra la nostra frenesia furiosa sopra la nostra transeunte vita Nella stanza smisurata vagoliamo formiche ospiti di un mondo sproporzionato al nostro microcosmo armate si di lunghe avide mani ma pur sempre minuscole nel tutto. E il tarassaco rispunterą ancora e sempre quando un giorno saranno distrutte le grigie cittą dell'Occidente. Altrove s'ergeranno manufatti dell'umana vicenda altri cieli vedranno ancora altre vite altre illusioni e l'uomo intento a lasciare il proprio graffio prima di passare per sempre nella notte. Da: L'unicorno - Campanotto editore 1997 |
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Wisteria di Francesco Vignoli |